Ci piace pensare che attraverso il nostro modo di lavorare grandi e piccole aziende possono dare forma al loro valore attraverso un’etichetta.
Non solo stampiamo, ma combiniamo tra loro tecniche, materiali e substrati che sono tra i più innovativi del mercato.
Lavoriamo con passione al fianco dei nostri clienti, sempre attenti ai piccoli e ai grandi sconvolgimenti sia tecnologici sia di comunicazione visiva.
Mi ritorna spesso in mente la prima presentazione di Indigo, in un bunker a Birmingham con guardie giurate all’ingresso che verificavano se eri invitato e registrato.
Stupore e curiosità al pari di un’approvazione angelica.
A quei tempi la macchina digitale fu criticata e forse anche sbeffeggiata dagli stampatori, quando è entrata nelle aziende grafiche, non era ritenuta né importante né necessaria, era considerata al pari di una fotocopiatrice a colori.
Ma HP ci ha creduto fino in fondo ed oggi è il punto di riferimento per il mondo della stampa digitale.
Dalla nostra prima macchina da stampa digitale a oggi, sono trascorsi 15 anni, molte cose sono cambiate, il digitale è maturo, la qualità è garantita, quella che chiamavano “fotocopiatrice” oggi sforna prodotti di alta gamma.
Oggi per ottenere il massimo, la miglior tecnologia non basta, la prestampa gioca un ruolo fondamentale non solo per la stampa, ma deve essere in grado di preparare i file per tutte le sequenze operative successive.
Molte nostre etichette hanno più “nobilitazioni” che inchiostro.
L’etichetta non è più solo stampa, ma è ricca di finiture che le donano un valore aggiunto essenziale.
Un’azienda oggi non può essere né solo digitale, né solo analogica, il mercato lo impone e tutto questo ci stimola non solo innovandoci con le tecnologie, ma ci fa credere che non ci si deve mai fermare, e men che meno pensare di aver raggiunto il massimo.
La nostra forza attuale e anche futura è data dagli investimenti che stiamo facendo, riconfermando il nostro rapporto con HP Indigo con l’acquisizione ad Ottobre 2020 di due nuove 6K, molta strada da percorrere si intravvede all’orizzonte.
Maura Donzelli Amministratrice